Pneumologia

Se hai deciso di effettuare una visita pneumologica o un esame specialistico presso la Clinica Tommasini di Jerzu,  in questa pagina puoi trovare tutte le informazioni che cerchi. Leggi con attenzione tutte le informazioni contenute qui sotto, e per qualsiasi dubbio non esitare a contattarci, grazie.

COS’E’ LA PNEUMOLOGIA

La pneumologia è una branca della medicina che si occupa della prevenzione, diagnosi e cura dei disturbi e delle patologie, croniche o acute, del sistema respiratorio  che interessano, quindi, laringe, trachea, bronchi, polmoni, diaframma e gabbia toracica. La parola deriva dal greco pnèymon (polmone) e logos (discorso) e l’origine di questa disciplina risale al periodo classico quando Galeno, per la prima volta, ipotizzò un circolo sanguigno legato ai polmoni da un processo di ossigenazione. Fu solo, tuttavia, nel tredicesimo secolo ad esser descritto per la prima volta il circolo sanguigno attraverso l’arteria polmonare fino ai polmoni e il ritorno al cuore.

Come specialità medica è stata riconosciuta solamente negli anni Cinquanta. Chi si occupa di diagnosticare e trattare malattie che alterano le funzionalità del sistema respiratorio è lo pneumologo.

Le patologie che più comunemente che colpiscono l’apparato respiratorio sono: BPCO, polmonite, rinite, bronchite, asma bronchiale e asma allergica. Si tratta di disturbi che si manifestano con sintomatologie che possono incidere notevolmente sulla qualità della vita del soggetto, a volte anche dolorose, e che, oltre ad, rappresentano una seria minaccia per la salute generale del paziente.

LA VISITA PNEUMOLOGICA

Quando una delle funzioni dell’apparato respiratorio risulta alterata o quando il medico generale richiede approfondimenti clinici per sospette patologie respiratorie, si rivela necessario consultare uno specialista, sottoponendosi ad una visita pneumologica.

La visita dura in media 15-20 minuti e non richiede alcun tipo di preparazione da parte del paziente.

Nella fase iniziale della visita, il pneumologo acquisisce informazioni riguardo patologie passate che hanno colpito il paziente, la data di insorgenza del disturbo, e le modalità con le quali questo si manifesta. Questa fase, denominata anamnesi, è volta all’acquisizione da parte dello specialista di informazioni e dettagli che possono essere determinanti nell’individuazione di una diagnosi; se accuratamente condotta, l’anamnesi consente al medico di maturare un’idea abbastanza precisa riguardo la tipologia di patologia dalla quale il paziente è affetto.

Nella seconda fase della visita il medico conduce un’auscultazione dei polmoni e dei bronchi, tramite l’utilizzo dello stetoscopio. Questa semplice azione risulta fondamentale nella determinazione di una diagnosi ed, eventualmente, nella prescrizione di una terapia.

Al termine della visita, il medico procede alla prescrizione di un trattamento terapeutico, nel caso in cui ritenga di essere in possesso di tutti gli elementi necessari per procedere ad una diagnosi, oppure può richiedere l’esecuzione di altri esami e accertamenti, come la spirometria, per risalire all’origine clinica del disturbo respiratorio.

LA SPIROMETRIA

La spirometria  è un esame strumentale che ci permette di verificare la corretta funzionalità dell’apparato respiratorio attraverso la misurazione della quantità di aria presente nei nostri polmoni e la distensione di questi ultimi; in sostanza, serve per verificare se esista un danno nel funzionamento dell’apparato respiratorio, per diagnosticare diverse malattie o per valutare un rischio operatorio.

Esistono due tipi di spirometria, quella semplice e quella globale.

La spirometria semplice consente di studiare principalmente i deficit ostruttivi del sistema respiratorio, come l’asma e la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO). Attraverso questo esame è possibile misurare i volumi polmonari dinamici che il paziente mobilizza durante gli atti respiratori. Il paziente dovrà respirare e “soffiare” attraverso un boccaglio collegato a sensori che effettueranno le misurazioni. Il boccaglio dovrà essere serrato tra le labbra; è inoltre necessario tappare il naso con uno stringinaso per evitare fuoriuscite di aria per via nasale. La spirometria semplice prevede l’esecuzione di una manovra lenta e di una manovra forzata. Durante la manovra lenta si chiede al paziente di fare un’inspirazione profonda massimale seguita da un’espirazione lenta e completa; durante la manovra forzata il paziente viene invitato a compiere un atto inspiratorio massimale seguito da un’espirazione massimale e forzata.

Un tipo particolare di spirometria semplice è la prova di reversibilità che si esegue somministrando un farmaco inalatorio broncodilatatore in spray. In questa modalità il paziente deve soffiare più volte e lo scopo, nello specifico, è quello di effettuare una diagnosi differenziale tra asma e BPCO.

La spirometria globale consente di identificare anche i deficit di tipo restrittivo, dove vi è l’incapacità di tutto il sistema toraco-polmonare  di mobilizzare adeguatamente i volumi d’aria. Questo esame consente  di valutare i volumi statici, misura cioè anche i volumi che rimangono all’interno del polmone dopo un’espirazione forzata. Il paziente viene fatto sedere  nella cabina pletismografica, grande come una cabina telefonica e viene invitato a respirare attraverso un boccaglio monouso collegato a un pneumotacografo (un misuratore di flusso) connesso con l’esterno. In seguito il circuito viene chiuso con una valvola impedendo il passaggio di aria tra il paziente e l’esterno; il paziente dovrà compiere pochi atti  di inspirazione ed espirazione a boccaglio chiuso comprimendo e decomprimendo in tal modo l’aria contenuta nei suoi polmoni e nella cabina pletismografica.

Nella stessa seduta  di esame può essere eseguito, se richiesto:

-il TEST DI BRONCODILATAZIONE: quando si riscontra un’ostruzione delle vie aeree si somministra un farmaco broncodilatatore spray e si valuta se questa ostruzione è reversibile (in modo completo o parziale) o irreversibile: è, in questo modo possibile fare una diagnosi differenziale tra le due patologie respiratorie ostruttive più frequenti: l’asma e la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO).

-lo studio della diffusione alveolo/capillare  DLCO: al paziente viene fatto inalare un bolo di una miscela gassosa precostituita a base di O2, N2,CO, CH4 e viene richiesta un ‘apnea di 10 secondi, cui segue un’espirazione completa.

 La durata dell’esame si aggira sui 15 /20 minuti, ma varia a seconda dell’indagine clinica condotta.

QUANDO SOTTOPORSI ALL’ESAME SPIROMETRICO

L’esame spirometrico è utile nei seguenti casi:

  • valutazione di segni e sintomi polmonari
  • misura delle alterazioni funzionali conseguenti a malattie
  • screening di pazienti a rischio di sviluppare malattie respiratorie
  • valutazione in previsione di interventi chirurgici
  • valutazione funzionale per attività sportiva
  • controllo degli effetti della terapia
  • valutazione dell’evoluzione del danno funzionale
  • monitoraggio di soggetti a rischio per esposizione occupazionale
  • per la preparazione di programmi riabilitativi
  • per valutazioni medico-legali.

CONTROINDICAZIONI

L’esame  della spirometria globale (e gli eventuali step di completamento) non è né doloroso, né pericoloso.

Non esistono  limiti di età se non quelli legati alla capacità di eseguire le manovre (in genere dai 5-6 anni di età).

Tuttavia, non è possibile eseguire l’esame nei seguenti casi:

  • angina instabile o infarto del miocardio recente
  • severa ipotensione, ipertensione arteriosa non controllata
  • grave aneurisma noto dell’aorta toracica
  • recenti interventi di chirurgia toracica, addominale, sul sistema nervoso centrale e sull’occhio
  • embolia polmonare o pneumotorace recente o in atto
  • condizioni di scompenso cardiocircolatorio, aritmie maggiori in atto
  • gravidanza a rischio di aborto o di parto prematuro

NORME DI PREPARAZIONE ALL’ESAME

Non è prevista una preparazione specifica per la preparazione all’esame. E’ tuttavia opportuno evitare di usare farmaci in grado di interferire con la funzionalità respiratoria (broncodilatatori) nel periodo precedente l’esame o, qualora non sia possibile, avvertire l’operatore segnalando nome, dosaggio e ora di assunzione.

Non si deve fumare almeno per un’ora prima del test, non si devono eseguire sforzi fisici importanti nella mezz’ora precedente, non si devono consumare pasti abbondanti nelle 2 ore precedenti o alcoolici nelle 4 ore precedenti.

INFORMAZIONI

Presso la Clinica Tommasini è possibile eseguire visita pneumologica o una spirometria semplice o globale:

  • in regime privato chiamando l’ufficio prenotazioni della clinica Tommasini al numero 07827616